Cos’è la polmonite da stafilococco

fish-oil-1915424__340La polmonite da stafilococco è, come intuibile, la polmonite dovuta allo Staphylococcus aureus che colpisce i bambini piccoli, spesso quelli in cattive condizioni generali (malnutrizione, lesioni cutanee, ecc.). La polmonite da stafilococco è una classica complicazione del morbillo.

I segni generali di questa polmonite sono il cambiamento dello stato generale, pallore, febbre alta o ipotermia, spesso segni di shock; presenza di lesioni cutanee (punto di entrata batterica), tuttavia, le lesioni cutanee possono essere assenti. Altri segni gastrointestinali sono nausea, vomito, diarrea, distensione addominale dolorosa. I segni respiratori sono tosse secca, tachipnea, segni di sofferenza (svasatura nasale, indolenzimento del torace). L’auscultazione polmonare è spesso normale; a volte l’ottusità indica un versamento pleurico.

Leggi tutto

Cos’è la polmonite acuta

La polmonite acuta è un’infezione virale, batterica (pneumococco, Haemophilus influenzae , stafilococco, batteri atipici) o parassitaria (pneumocistosi) degli alveoli polmonari.

Le caratteristiche cliniche sono rappresentate da tosse o difficoltà respiratorie, febbre spesso alta (> 39 °C), ma il bambino può presentare febbre di basso grado o può non avere febbre (spesso segno di una grave malattia). L’esame clinico deve essere fatto su un bambino calmo per poter contare correttamente la frequenza respiratoria e cercare i segni di una grave malattia.

Leggi tutto

Come si tratta la bronchiolite

Qualche giorno fa abbiamo parlato di bronchiolite ma… come si tratta?

Il trattamento è sintomatico. I segni e i sintomi ostruttivi durano circa 10 giorni; la tosse può persistere per 2 settimane in più. Si procede di norma al ricovero dei bambini solo con uno dei seguenti criteri: presenza di qualsiasi segno di gravità, patologia preesistente (malattie cardiache o polmonari, malnutrizione, HIV, ecc.).

Detto ciò, si può altresì considerare il ricovero in ospedale caso per caso nelle seguenti situazioni: patologia acuta associata (gastroenterite virale, infezione batterica, ecc.), età inferiore a 3 mesi. In tutti gli altri casi, il bambino può essere curato a casa, a condizione che ai genitori venga insegnato come effettuare il trattamento e quali segni di gravità dovrebbero portare alla riconsultazione.

Leggi tutto

Cos’è la bronchiolite

La bronchiolite è un’infezione virale epidemica e stagionale delle basse vie respiratorie nei bambini di età inferiore ai 2 anni, caratterizzata da ostruzione bronchiolare. Il virus respiratorio sinciziale (RSV) è responsabile del 70% dei casi di bronchiolite. La trasmissione del RSV è diretta, attraverso l’inalazione di goccioline (tosse, starnuti), e indiretta, attraverso il contatto con le mani o con materiali contaminati da secrezioni infette.

Nella maggior parte dei casi, la bronchiolite è benigna, si risolve spontaneamente (sono possibili ricadute) e può essere trattata in ambulatorio. Possono verificarsi però dei casi gravi, che mettono a rischio il bambino anche a causa di un’infezione batterica secondaria. Il ricovero è necessario quando sono presenti segni/criteri di gravità (dal 10 al 20% dei casi).

Leggi tutto

Quali sono i fattori di rischio per l’ipertensione

Qualche giorno fa abbiamo parlato di ipertensione, una delle condizioni più diffuse e “silenziose” nella popolazione di molti Paesi occidentali e, proprio per questo motivo, anche una delle più pericolose. L’ipertensione arteriosa viene infatti sottovalutata fino a quando diventa troppo tardi.

Ebbene, proprio per questi motivi è importante cercare di condividere con il proprio medico il proprio stato di salute, evitando di sottovalutare i segnali che potrebbero insorgere.

In particolare, bisognerà condividere con il proprio medico quelli che sono i fattori di rischio per l’alta pressione sanguigna. Ci sono infatti numerosi fattori di rischio che indicano una predisposizione allo sviluppo dell’alta pressione sanguigna, e tra questi uno dei più noti è la storia familiare: una storia familiare di alta pressione sanguigna è un rischio di ipertensione abbastanza importante, e bisognerebbe dunque prima di tutto comprendere se nella propria famiglia ci sono stati altri casi di questo tipo.

Leggi tutto

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi