Una giovane startup americana, di San Francisco, la Memphis Meats, ha annunciato di aver ricreato in laboratorio le prime polpette di pollo e di anatra totalmente sintetiche. Un nuovo passo in avanti rispetto a quanto già noto da alcuni anni: nel 2013, infatti, un team proveniente dall’università olandese di Maastricht riuscì a sviluppare il primo hamburger di manzo artificiale che, tuttavia, costò ben 250 mila Euro e risultò evidentemente essere ben poco conveniente. Attualmente non sono noti i costi di sviluppo per le polpette di pollo ed anatra, ma gli analisti ritengono che non vi siano grandi differenze rispetto ai costi utilizzati per l’hamburger di manzo, considerato che la tecnica fruita è la medesima.
Ma in che modo è stato possibile compiere tale piccolo miracolo evolutivo della scienza? Stando a quanto reso noto, i ricercatori guidati da Nicholas Genovese hanno prelevato le cellule staminali dal muscolo degli animali e le hanno poi fatte sviluppare come filamenti su apposite strutture: per poter ottenere una singola polpetta sono stati necessari 20mila filamenti.
A questo punto, comunica la società, il prossimo passo è quello di rendere più conveniente il processo produttivo e arrivare alla commercializzazione del prodotto finito entro un quinquennio. Naturalmente, prima di poter vedere la carne sintetica disponibile sugli scaffali dei supermercati bisognerà superare non pochi ostacoli d natura legale, considerato che non è chiaro come possa essere classificata (presumibilmente occorreranno altresì delle modifiche legislative).
Tra i vari ostacoli che un simile piano potrebbe verificare, anche quello del conflitto di competenze tra il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) e la Food And Drugs Administration, valutato che il primo organismo si occupa di carni, pollame e prodotti caseari, mentre il secondo regola farmaci biologici (a base di tessuti), terapie geniche e additivi alimentari. Come andrà categorizzato il pollo sintetico?