Negli ultimi decenni il numero degli italiani che hanno deciso per la cremazione dei propri cari ha mostrato un costante aumento. Si parla di alcuni punti percentuali annui su base nazionale, ma in Regioni come la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Veneto o il Piemonte si tratta di oltre il 10-15% di cremazioni in più ogni anno; nel sud della Penisola invece questa pratica è ancora relativamente poco diffusa. In totale stiamo parlando, nel 2019, di circa il 30% di cremazioni sul totale dei decessi. Ma cosa prevede la legge italiana? L’urna cineraria può essere consegnata ai parenti che la conserveranno al proprio domicilio? Esiste la possibilità della dispersione delle ceneri?
Facciamo chiarezza: contattare le pompe funebri
Quando si hanno delle incertezze su come gestire problematiche di questo genere è sempre importante contattare un’azienda di pompe funebri della zona in cui si deve celebrare il funerale. Per motivi decisamente importanti: spesso sono presenti regolamenti locali, che differiscono leggermente dalle leggi nazionali. Se vuoi qualche chiarimento, o hai qualche domanda sui prezzi della cremazione, clicca qui. In termini generali in Italia è sempre possibile scegliere la cremazione per i propri cari; esistono però regolamenti stringenti per quanto riguarda la conservazione delle ceneri e dell’urna cineraria.
Conservare le ceneri
Secondo la legge oggi vigente l’urna cineraria può essere conservata in 3 diversi modi: presso il domicilio di un familiare, in un loculo o inumata all’interno di un cimitero. Per l’affido ai famigliari è necessario che l’urna riporti i dati identificativi del defunto di cui contiene le ceneri. Questo perché la legge prevede che ogni urna consenta l’identificazione precisa del contenuto. Oltre a questo dovrà essere perfettamente sigillata, in modo che non vi siano contaminazioni con l’ambiente. La polizia mortuaria deve indicare questo tipo di scelta, oltre a precisare chi ha ricevuto l’urna, dove sarà conservata e come sarà conservata. Chi desidera tenere un’urna cineraria dentro la propria abitazione deve infatti comprendere che il contenitore non potrà essere spostato, se non dopo aver avvisato gli organi competenti. Oltre a questo dovrà essere conservato in modo che non sia possibile alcun tipo di profanazione.
Disperdere le ceneri al vento
Sono numerosissimi i film in cui si vedono immagini che riguardano la spargimento delle ceneri di un defunto nella natura. Solitamente è il defunto stesso che ha lasciato indicazioni in merito, che riguardano un luogo particolarmente importante nel corso della sua vita. Questo in Italia è possibile, ma solo ad alcune condizioni. La prima riguarda il defunto: deve essere presente tale volontà scritta, nel testamento o in altro modo. Inoltre le ceneri si possono disperdere solo in alcuni luoghi; ad esempio all’interno di apposite aree ad esse adibite nelle aree cimiteriali. Oppure in luoghi aperti privati, ma solo avendo a disposizione il consenso dei proprietari dell’area. Si possono disperdere le ceneri in mare, in un bosco, sulla vetta di una montagna in Italia? La risposta è in effetti positiva, ma è necessario che nella zona non vi siano edifici o costruzioni di alcun genere e neppure soggetti di passaggio.