È meglio scegliere un RSPP interno o dare l’incarico a professionisti esterni? È questa una domanda molto comune da parte dei datori di lavoro, che si domandano come poter individuare il “giusto” Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, una figura obbligatoria all’interno di qualsiasi azienda, e che deve essere nominato dal datore di lavoro tra le figure interne o esterne all’azienda. Ma quale è la scelta migliore?
Perché scegliere un RSPP esterno?
Salvo i casi di piccolissime organizzazioni, la tendenza moderna da parte delle aziende è quella di preferire la scelta di consulenti esterni, attribuendo pertanto degli incarichi a dei professionisti come quelli di Soluzioni Srl, preferendo quindi, ad una soluzioni interna all’azienda, un incarico RSPP esterno. Sul perché ciò avviene con maggiori tassi d adesione, possiamo certamente individuare quattro determinanti:
- il tecnico esterno è spesso un professionista competente di quello specifico settore e, dunque, può garantire un aggiornamento professionale e un “focus” sull’obiettivo che le persone interne all’azienda potrebbero non avere;
- il datore di lavoro che sceglie un RSPP esterno può vantare un significativo risparmio di tempo e di energie, che potrà ben utilizzare per altre esigenze;
- un RSPP esterno, contrariamente a quanto potrebbe avvenire con una figura interna all’azienda, dispone di una maggiore e più autonoma capacità di individuare le priorità di intervento;
- il RSPP esterno può fungere da continuo supporto al datore di lavoro, fornendo lui una dedicata consulenza nelle scelte afferenti la materia della sicurezza sul lavoro.
I compiti del RSPP
Ma quali sono i compiti del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione? Come stabilisce la normativa vigente, il RSPP ha l’obiettivo di cooperare con il datore di lavoro in merito a numerose attività attinenti la prevenzione e la protezione sul luogo di lavoro, individuando i fattori di rischio, valutando i rischi e individuando le misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, elaborando misure preventive e protettive, sistemi di controllo, procedure di sicurezza per le varie attività aziendali, programmi di informazione e di formazione dei lavoratori.
I requisiti del RSPP
Per quanto concerne i requisiti di un RSPP – al di là che sia interno o esterno – tale professionista dovrà possedere specifiche e approfondite conoscenze sulle attività lavorative e sulla tipologia di rischio presente in azienda. Il suo titolo di studio non dovrà essere inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, e dovrà avere un attestato di frequenza (con verifica di apprendimento) di corsi di formazione sul tema.
Dal punto di vista formativo, tutti gli RSPP dovranno altresì frequentare un corso di formazione iniziale, che abbia una durata variabile sulla base del settore merceologico di appartenenza: si va, in tal senso, da un minimo di 16 ore a un massimo di 48 ore per i datori di lavoro, e da un minimo di 64 ore a un massimo di 100 ore, suddiviso in tre moduli, per il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione esterno, da rinnovare con cadenza pari a ogni 5 anni, oppure ripartendo la durata del rinnovo nei successivi 5 anni.