Il formicolio alle dita è una condizione abbastanza comune e dipendente potenzialmente da tantissime cause. Tuttavia, se il disturbo è più fastidioso di notte, tanto da provocare un risveglio, è bene cercare di approfondire, poiché potrebbe trattarsi della sindrome del tunnel carpale, che nella maggior parte dei casi è legato all’aumento di spessore del “soffitto” di un canale del polso (il tunnel carpale) in cui transita il nervo mediano, che fornisce la sensibilità alle prime tre dita e controlla parte del movimento del pollice.
Il problema compare più frequentemente in gravidanza e durante la menopausa: l’organismo, infatti, in queste condizioni trattiene più liquidi, contribuendo a restringere il diametro del tunnel.
Per poterne sapere di più è fondamentale rivolgersi al medico, che con una semplice elettromiografia, valuterà la conduzione del nervo, confermando o meno la diagnosi. Se la forma è lieve, può prescrivere un semplice tutore da indossare di notte ed eventualmente un antinfiammatorio per bocca o da applicare come crema sul polso. Inutili, poiché non vi è prova della loro efficacia, gli integratori che “nutrono” il nervo.
Se il dolore è molto intenso il medico può prescrivere un breve ciclo di cura con cortisonici da prendere per bocca, magari associati a diuretici per ridurre la ritenzione idrica. Se c’è uno stato di forte sofferenza del nervo, è necessario infine l’intervento chirurgico: effettuato in anestesia locale, anche per via endoscopica, dura circa 15 minuti. Dopo, la mano non va immobilizzata ed è bene eseguire qualche movimento fin dal giorno dell’intervento. È necessario, inoltre, effettuare un ciclo di esercizi con lo scopo di riprendere l’uso normale della mano.
Come prevenire il formicolio alle dita
Per prevenire il formicolio alle dita potete fare diverse cose utili. In primo luogo, provate a fare meno forza sulle mani, abituandovi a una presa meno salda o battendo sulla tastiera del computer in modo più delicato. Durante la giornata, tenete d’occhio quanto sono tese le vostre mani e quanta pressione esercitate su di esse: se riuscite a fare un piccolo passo indietro, le vostre mani e i vostri polsi vi ringrazieranno!
Poi, concedetevi una pausa: una pausa di 10-15 minuti ogni ora è l’ideale. Quando fate queste pause (o in qualsiasi momento della giornata), provate a fare questo semplice stretching: fate il pugno, fate scorrere le dita verso l’alto fino a quando non sono rivolte verso l’esterno, ripetete 5-10 volte.
Ancora, cercate di evitare di fare sempre gli stessi movimenti della mano e del polso. Ad esempio, se avete un compito che svolgete sempre con la mano destra, fatelo con la sinistra. In alternativa, variate il più possibile i vostri compiti per dare una pausa ai muscoli.
Infine, sebbene sia naturale concentrarsi sul polso e sulle mani, anche il modo in cui si tiene il resto del corpo può fare la differenza. Una postura scorretta può indurre le spalle a piegarsi in avanti. Ciò innesca una reazione a catena che accorcia i muscoli del collo e delle spalle, schiaccia i nervi del collo e peggiora i problemi del polso, tra le determinanti maggiori di questo problema!