L’importanza della risata per lo studio

Sai che le risate possono migliorare l’apprendimento? È vero! L’umorismo e le risate non sono solo legate all’aiutare a rilassarsi e a sentirsi meglio, ma anche ad aiutare il cervello a migliorare la ritenzione e il ricordo… in altre parole, quanto bene uno studente ricorda una lezione e per quanto tempo la ricorda. La risata è infatti una grande forma di sollievo dallo stress.

Ecco come la risata può migliorare l’apprendimento.

In primo luogo, quando ridiamo, il cervello rilascia la dopamina chimica, nota anche come ormone del benessere. La risata ci rende rilassati e meno ansiosi, e quando l’ansia diminuisce, aumenta la capacità del cervello di conservare le informazioni.

Per gli studenti riluttanti a tuffarsi nell’apprendimento, sia in classe che a casa, l’umorismo può dunque aiutare a creare un’atmosfera positiva che prepara il terreno per l’apprendimento. Poiché gli studenti si sentono bene e sono rilassati, sono infatti meno preoccupati di come si comporteranno durante l’apprendimento. Il loro cervello è felice e questo rende l’apprendimento più facile e piacevole. Quando gli studenti iniziano ad imparare da un luogo di relax e felicità, l’apprendimento diventa più piacevole.

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Quali sono le migliori competenze di un giovane studente

È facile dire che le capacità di studio sono importanti, ma è meno facile identificare quali siano effettivamente le migliori capacità!

Forse perché le abilità di studio – le tecniche che gli studenti usano quando imparano in classe, quando fanno i compiti a casa o quando si preparano per un test – sono insegnate molto raramente a scuola, ed è per questo che i compiti a casa e lo studio possono essere così stressanti per gli studenti.

Ebbene, sia che si tratti di imparare in classe o di studiare per un test, ogni abilità di studio ha un ruolo importante nell’aiutare a rendere l’apprendimento più facile, i test meno stressanti e i voti più alti. Ma quali sono?

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Come smettere di procrastinare

Come si può porre fine alla cattiva abitudine di procrastinare ed essere dunque più produttivi? Ebbene, è molto facile porre fine al procrastinare quando si conoscono i motivi per cui si procrastina!

Ma come fare?

Iniziamo con il ricordare che il cervello simula il lavoro concentrandosi su piccoli compiti invece di affrontare il lavoro più grande a portata di mano. Iniziando a lavorare su qualche progetto, è dunque più facile che il cervello ti ricordi di finire ciò che hai iniziato.

Programma poi il lavoro e le pause: imposta una quantità di tempo pianificata per lavorare su un progetto, comprese brevi pause. Successivamente, scegliete una quantità di tempo prestabilita (ad es. 90 minuti) da dedicare a un compito specifico, con una pausa in seguito.

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Cos’è la polmonite da stafilococco

fish-oil-1915424__340La polmonite da stafilococco è, come intuibile, la polmonite dovuta allo Staphylococcus aureus che colpisce i bambini piccoli, spesso quelli in cattive condizioni generali (malnutrizione, lesioni cutanee, ecc.). La polmonite da stafilococco è una classica complicazione del morbillo.

I segni generali di questa polmonite sono il cambiamento dello stato generale, pallore, febbre alta o ipotermia, spesso segni di shock; presenza di lesioni cutanee (punto di entrata batterica), tuttavia, le lesioni cutanee possono essere assenti. Altri segni gastrointestinali sono nausea, vomito, diarrea, distensione addominale dolorosa. I segni respiratori sono tosse secca, tachipnea, segni di sofferenza (svasatura nasale, indolenzimento del torace). L’auscultazione polmonare è spesso normale; a volte l’ottusità indica un versamento pleurico.

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Cos’è la polmonite acuta

La polmonite acuta è un’infezione virale, batterica (pneumococco, Haemophilus influenzae , stafilococco, batteri atipici) o parassitaria (pneumocistosi) degli alveoli polmonari.

Le caratteristiche cliniche sono rappresentate da tosse o difficoltà respiratorie, febbre spesso alta (> 39 °C), ma il bambino può presentare febbre di basso grado o può non avere febbre (spesso segno di una grave malattia). L’esame clinico deve essere fatto su un bambino calmo per poter contare correttamente la frequenza respiratoria e cercare i segni di una grave malattia.

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