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Cos’è l’ipertensione arteriosa

L’ipertensione arteriosa, o più semplicemente ipertensione, è la condizione di salute più comune in bjuona parte del mondo occidentale, ed è una delle principali cause di infarto, insufficienza cardiaca, ictus, insufficienza renale e morte prematura. Può anche danneggiare parti del sistema circolatorio, compresi i vasi sanguigni nel cuore, cervello, occhi e reni. A volte chiamato il “killer silenzioso”, l’ipertensione arteriosa è una malattia che può passare inosservata per anni.

In genere, più alta è la pressione sanguigna o più a lungo non viene diagnosticata, peggiore è la prospettiva di vita. Ed è un bel problema, considerato che si pensa che un terzo della popolazione globale che è interessata da ipertensione non sappia di avere la malattia.

Certo, fortunatamente ci sono stati notevoli progressi nel rilevare, trattare e controllare l’ipertensione arteriosa. Recentemente, c’è stato un sostanziale aumento del numero di individui che sono consapevoli della loro pressione alta e che sono in cura per essa. Allo stesso tempo, le incidenze della malattia coronarica e dell’ictus sono diminuite in modo significativo, in parte come risultato dei progressi nel rilevamento, nel trattamento e nel controllo dell’ipertensione arteriosa. Nonostante questi sforzi, la maggior parte delle persone con la pressione alta non ha una pressione sanguigna adeguatamente controllata. Purtroppo, l’ipertensione arteriosa rimane un grave problema medico.

Si tenga conto che circa il 5 per cento dei casi di ipertensione arteriosa può essere ricondotto a malattie sottostanti, come i disturbi renali o condizioni che causano il restringimento delle arterie. Questo è chiamato “ipertensione secondaria”. Ma la maggior parte dei casi non ha una causa nota. Questo tipo è chiamato “ipertensione primaria” o “essenziale”.

Per saperne di più consigliamo tutti i nostri lettori di parlarne con il proprio medico, evitando di sottovalutare le condizioni di pressione alta anche dopo una semplice misurazione a casa, mediante i più comuni dispositivi. Una chiacchierata con il dottore di famiglia potrà certamente accertare se sia o meno il caso di fare qualche controllo.

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