Il nuovo ciclo di tensioni geopolitiche instaurate all’interno delle relazioni complicate tra Stati Uniti e Corea del Nord stanno pesando sui listini azionari: dopo i cali registrati in chiusura a Wall Street e sui mercati asiatici della mattinata, infatti, i listini europei registrano decise flessioni nella prima parte delle contrattazioni odierne.
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Mercati azionari USA e Asia alle prese con la crisi coreana
Gli indici di Wall Street hanno chiuso in maniera contrastata, sospinti da una parte dai positivi progressi compiuti dai titoli tecnologici, e dall’altra parte pressati al ribasso dall’arretramento dei titoli del comparto degli energetici, in una giornata di attesa per la pubblicazione in serata delle minute dell’ultima riunione della Federal Reserve.
Le borse dell’area Asia-Pacifico sono invece in complessivo calo, dopo che dai verbali dell’ultima riunione della Banca centrale americana è emersa la mancanza di consenso sul futuro ritmo degli aumenti dei tassi, mentre i prezzi del greggio sono saliti leggermente dopo un brusco calo ieri.
Mercati azionari in recupero
Le Borse europee negli ultimi giorni hanno potuto recuperare una parte del terreno perso in precedenza, grazie ai segnali di conferma del sostegno di politica monetaria riveniente dalle maggiori Banche centrali mondiali. L’unico istituto fuori dal coro, come era lecito attendersi, è stato la Federal Reserve, che ha alzato i tassi ma ha anche confermato un approccio graduale dell’exit-strategy.
Azioni, i bancari spingono i listini italiani (ma per quanto
I listini europei mantengono una tendenza positiva, pur lieve, rafforzando i rialzi delle precedenti giornate fino ad arrivare a registrare importanti massimi di periodo; la conferma di una politica espansiva da parte della Banca Centrale Europea e, contemporaneamente, le attese per una soluzione dei temi più scottanti sul fronte bancario domestico rappresentano i temi di sostegno più importanti. Il clima odierno di maggiore propensione al rischio è anche alimentato dall’aspetto speculativo, legato a possibili operazioni di acquisizione, soprattutto nel settore media: in ambito italiano, chiaro sembra essere il riferimento alla lotta tra Fininvest e Vivendi su Mediaset, con il gruppo francese che sta cercando di raggranellare quote di partecipazione, e Fininvest che ha assunto una posizione piuttosto dura nei confronti dei transalpini, allungando una telenovela che non è ancora ben chiaro dove possa condurre a termine.