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Azioni, i bancari spingono i listini italiani (ma per quanto

bancheI listini europei mantengono una tendenza positiva, pur lieve, rafforzando i rialzi delle precedenti giornate fino ad arrivare a registrare importanti massimi di periodo; la conferma di una politica espansiva da parte della Banca Centrale Europea e, contemporaneamente, le attese per una soluzione dei temi più scottanti sul fronte bancario domestico rappresentano i temi di sostegno più importanti. Il clima odierno di maggiore propensione al rischio è anche alimentato dall’aspetto speculativo, legato a possibili operazioni di acquisizione, soprattutto nel settore media: in ambito italiano, chiaro sembra essere il riferimento alla lotta tra Fininvest e Vivendi su Mediaset, con il gruppo francese che sta cercando di raggranellare quote di partecipazione, e Fininvest che ha assunto una posizione piuttosto dura nei confronti dei transalpini, allungando una telenovela che non è ancora ben chiaro dove possa condurre a termine.

Sul fronte bancario, il rinnovato interesse per i titoli creditizi italiani (protagonisti di ottime ondate di acquisti), fino ad ora fortemente penalizzati in modo tale da condurre a valutazioni estremamente contenute, hanno portato il FTSE MIB a registrare la migliore variazione dell’ultimo mese, con un guadagno di oltre il 10 per cento. L’indice, caratterizzato da una ripida salita avviata dai minimi di fine novembre, si sta avvicinando all’importante barriera posta a 19.000 punti.

Infine, sul fronte dei titoli di Stato, la seduta di ieri è stata discretamente positiva per i titoli di Stato italiani che in linea con tutto il settore del debito sovrano europeo mostra tassi in flessione soprattutto sulle scadenze più lunghe in una seduta caratterizzata da una buona propensione al rischio.

Su scala internazionale, l’attenzione si sposta ora interamente sugli Stati Uniti: tra poche ore sapremo se le attese nei confronti del FOMC della Fed saranno o meno rispettate.

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