L’olfatto è l’unico senso collegato direttamente a quell’area del cervello responsabile dell’elaborazione dell’esperienza emotiva, per questo non è cosa rara essere attratti dal profumo di una persona anziché dal suo aspetto. Le fragranze possono avere effetti sull’attrazione e influenzare i rapporti tra gli individui. Ecco perché, forse, la storia del profumo è antica quasi quanto quella dell’uomo.
Prime tracce dell’utilizzo dei profumi
Grazie a svariati ritrovamenti archeologici, si può affermare con certezza che già gli antichi egizi facevano uso di fragranze ed essenze per profumare i corpi (sia dei vivi che dei morti), ben 5000 anni fa. Inizialmente, soltanto ai religiosi era permesso produrre profumi durante i riti, poi l’uso si diffuse anche nella quotidianità e venne impiegato nelle pratiche legate all’igiene personale.
Il profumo era considerato un elemento purificatore, ma veniva utilizzato anche dai faraoni per migliorare la propria vita sessuale. Le essenze che andavano per la maggiore erano quelle dei fiori di loto, di incenso e mirra: erano talmente forti che al momento dell’apertura della tomba del più famoso faraone Tutankhamon pare si sentisse ancora il profumo usato durante l’imbalsamazione. Nel mondo antico, continuarono ad essere utilizzati da quasi tutti i popoli del Mediterraneo ma la diffusione subì una forte battuta d’arresto nel Medioevo, poiché la Chiesa non vedeva di buon occhio un prodotto utilizzato anche nell’arte della seduzione.
Evoluzione e diffusione dei profumi moderni
Nel Rinascimento ritornò a diffondersi il consumo dei profumi in Europa, un ruolo di spicco nella produzione fu quello dell’Italia, in particolare ricoperto da Firenze, Venezia e dal sud (ricco di materie prime utilizzate per le essenze). Grazie a Coco Chanel, dal 1921 il profumo divenne oggetto del desiderio di ciascuna donna e conobbe un consumo di massa. Da allora la sua diffusione si è ampliata: molti stilisti si dedicano anche alla produzione di linee di profumi e la distribuzione è capillare. Non solo profumerie, ma anche via internet, come nel caso di tester profumi online. Ormai i profumi non sono più solo per l’aristocrazia, vengono prodotti in serie e sono diffusi i prodotti di sintesi grazie allo sviluppo della chimica organica.
Differenze nella composizione dei profumi nel corso della storia
Furono proprio le tecniche usate nell’antico Egitto a fungere da modello precursore per quelle moderne, tuttavia, le differenze sono molte. Un tempo i profumi si presentavano più forti e marcati perché venivano ottenuti bruciando aromi e resine: se ne ricavava un olio molto duraturo e resistente. Nell’antica Persia, i profumi erano a base acquosa e trovò ampia diffusione l’acqua di rose, utilizzata molto anche oggi. Nel XIV secolo, invece, in Italia, iniziano a diffondersi i primi profumi a base alcolica, come quelli attuali. Il processo di distillazione che subiscono li rende di gran lunga più leggeri rispetto a quelli di una volta.
Le componenti principali attualmente sono l’alcool e le essenze naturali in esso disciolte come gli olii, oppure, elementi sintetici profumati (materie odorose).
Per la composizione di un profumo vengono mescolati insieme da 30 a 80 elementi profumati.