Il lockdown ha certamente avuto impatto su tutto il mercato economico del Paese e, quindi, ha coinvolto anche quello immobiliare. Ad oggi non è ancora chiaro quali siano state le conseguenze della pandemia ma numerosi istituti di monitoraggio hanno iniziato a promuovere stime e valutazioni abbastanza esaustive. In particolare gli studi e le analisi hanno preso in oggetto la valutazione dell’incertezza quale metro principale di giudizio. Come avvertono tali istituti, tuttavia, stimando le reazioni alla crisi Covid al ribasso di potrebbe sottostimare la ripresa e, quindi, manipolare in negativo il mercato. Per questo è importante prendere certi dati “alla leggera” attendendo la fine dell’anno per poter avere notizie più certe ed attendibili. Ciò che possiamo affermare ai fini di questa indagine è che comprare casa oggi comporti sicuramente delle variazioni rispetto all’accesso al mutuo e ai prezzi momentanei del mercato. Vediamo nello specifico cosa sta accadendo nel nostro Paese.
Un calo fisiologico
A causa dei mesi di lockdown tutte le attività economiche di riferimento al mercato immobiliare chiuderanno in negativo. Questo dato è dovuto ai mesi di stop obbligatori che hanno interrotto tutte le attività di compravendita e, quindi, hanno influito negativamente sul bilancio economico. Si tratta di un dato che ha interessato tutto il mercato, sia in Italia che nel resto del mondo. I tre mesi di blocco, quindi, sono la principale ragione di tendenza al negativo, nonostante a giugno si sia verificata una vivace ripresa. Il dato è stato analizzato prendendo ad esempio le maggiori crisi del nostro secolo analizzando gli impatti sociali ed economici e le differenti reazioni. Da questo approccio ne è emerso che i prezzi degli immobili sono in netto calo per quest’anno ma si attende una forte crescita da qui ai prossimi cinque anni.
Rispetto ad altre crisi
Le reazioni alla pandemia del Covid rispetto a quella spagnola o alla crisi dei mutui subprime appaiono nettamente diverse. Nello specifico il settore immobiliare appare decisamente rivoluzionato a causa dei cambiamenti di vita che sono giunti per qualsiasi sfera sociale tra cui lavoro, scuola, turismo e intrattenimento. Impattano in positivo le scelte sostenibili e green rispetto al vivere la casa e, quindi, da questa situazione ne usciranno rafforzate il mondo della domotica e quello dell’ecologia abitativa. Anche le dimensioni delle abitazioni muteranno rispetto a come si evolverà lo scenario pubblico e lavorativo.
Istituti di credito e prezzi
Emerge che il reddito minore percepito causerà un irrigidimento delle situazioni abitative con una diminuzione della domanda a seguito di un aumento dei canoni di affitto. Il risparmio ed il clima di incertezza causeranno una flessione sulla compravendita e le case rimarranno in vendita per un periodo medio maggiore rispetto allo scorso anno. Si prevede, tuttavia, un forte incremento qualora le attività sociali potranno riprendere a pieno titolo ma si tratta di dati di cui è impossibile comprovarne la certezza. Per le stesse ragioni le banche si trovano meno propense a concedere credito e questo potrebbe essere un ulteriore scoglio da superare per il mercato. Non resta altro che aspettare i futuri sviluppi per poter confutare tali scenari e avere una comprensione migliore del momento che stiamo vivendo.