Per poter essere considerato efficace, il design non deve essere solo gradevole dal punto di vista estetico, ma anche funzionale. In settori come l’elettromeccanica e l’automotive, esiste un vasto assortimento di aziende magari poco note che si occupano della produzione di componentistica, e quindi di parti destinate a essere usate dai marchi più conosciuti per i propri prodotti. In questo ambito, il Made in Italy può vantare una posizione di assoluta competitività sullo scenario internazionale.
Non solo l’industria dell’arredo e del design, quindi, ma anche la fornitura e la produzione di componentistica del mobile vedono il nostro Paese assumere un ruolo di primo piano, tenendo presente che la varietà di ambiti produttivi è molto ampia: si va dalle maniglie per le porte ai semilavorati in legno, dai pannelli ai parquet, dai serramenti agli accessori per le auto, dalle pelli ai tessuti, e così via. A essere coinvolte sono due filiere, una a monte e l’altra a valle, che non possono che essere connesse l’una con l’altra. La filiera a monte, in particolare, è stata protagonista di una crescita notevole ed è stata in grado di consolidarsi in virtù della presenza di numerose industrie da rifornire, in Italia e non solo.
Una delle peculiarità delle eccellenze nostrane che sono in grado di imporsi al di fuori dei confini nazionali, va individuata nella loro capacità di adattarsi senza fatica e in tempi rapidi alle diverse nuove esigenze che, con il passare del tempo, si manifestano sul mercato. Così, si nasce come produttori di carburatori per poi ritrovarsi fornitori di sistemi di iniezione o di centraline, per esempio. Anche se i clienti finali e gli utenti non se ne rendono conto, in tutti questi contesti il design è molto importante. Affinché si possa crescere, per altro, investire in tecnologia non è sufficiente, ma risulta indispensabile anche fare sistema. In questo modo le piccole e medie imprese non corrono il pericolo di rimanere tagliate fuori rispetto a possibili commesse internazionali caratterizzate da un valore economico molto alto.
Al tempo stesso, è importante continuare a rimanere in sintonia con un livello di complessità tecnologica che è in costante aumento, per i prodotti automotive ma non solo. Lo scopo è quello di incrementare l’efficienza dei processi di ricerca, e se possibile trattenere nel nostro Paese i giovani talenti nell’era della digitalizzazione.
Proporre dei numeri certi relativi alla fornitura e alla componentistica non è così semplice, soprattutto perché ci sono numerose categorie merceologiche coinvolte, differenti le une dalle altre. Per esempio, la filiera del legno arredo dimostra un aumento della produzione costante nel corso degli ultimi anni, complici gli incentivi che provengono in tal senso dalle esportazioni. Questo è uno dei motivi per i quali le aziende trovano utili le vetrine internazionali e la partecipazione a manifestazioni di settore al di là dei confini italiani. Una crescita importante è anche quella del sistema dei semilavorati, il cui valore si aggira attorno ai 4 miliardi e mezzo di euro, e lo stesso dicasi per le esportazioni dei pannelli in legno.
Non è esente da questo trend il settore della minuteria metallica, mentre sorprende – almeno in parte – scoprire che l’export tende a crescere soprattutto verso gli Stati Uniti, la Francia e la Germania: in altri termini, Stati all’avanguardia in cui la domanda è diretta in modo particolare nei confronti di prodotti che non siano solo avanzati sul piano tecnologico, ma anche sostenibili dal punto di vista ambientale. Per uscire dalla crisi, anche nel settore del design, le aziende hanno avuto e hanno bisogno di investire in qualità e in innovazione. Il che vuol dire, tra l’altro, puntare sul riuso e sul riciclo dei materiali, in una prospettiva di economia circolare.