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Come educare i propri figli ad essere più disciplinati

Circa la metà delle mamme e un terzo dei papà stanno facendo dei propositi per il nuovo anno in rapporto all’educazione dei figli. Ad affermarlo è un nuovo dossier curato dall’Università del Michigan su 2.044 genitori che hanno figli di età inferiore ai 18 anni, che fa emergere come il 47% dei genitori ha dichiarato di voler essere più coerente con la disciplina da dare ai propri figli. E il 78% dei genitori ha dichiarato che nel 2024 si impegnerà a essere più paziente.

Ebbene, se avete problemi a far rispettare le regole ai vostri figli, potreste provare la c.d. “genitorialità reattiva“, spiega Mona Delahooke, psicologa infantile e autrice di “Brain-Body Parenting: How to Stop Managing Behavior and Start Raising Joyful, Resilient Kids”, una combinazione di uno stile genitoriale più dolce e di uno tradizionale e autoritario.

La maggior parte dei bambini trarrebbe beneficio da un mix di struttura ed empatia. È possibile disciplinare il bambino e stabilire dei limiti precisi, riconoscendo al tempo stesso i suoi sentimenti, ci dice ancora l’esperto.

Qualche esempio? Supponiamo che il vostro bambino di 4 anni faccia una scenata al supermercato perché non gli comprate la merenda. La vostra reazione istintiva potrebbe essere quella di sgridarlo. “Non solo vi arrabbiate con loro, ma li incolpate di essere maleducati o assegnate un motivo negativo a un processo normalissimo di un bambino che vede qualcosa al negozio e vuole prenderlo“, dice ancora Delahooke.  Invece di aspettarsi che si comportino come un adulto che sa come gestire i sentimenti spiacevoli, è bene andare incontro a loro dove sono.

Non hanno ancora costruito i circuiti di autoregolazione“, dice Delahooke. “La capacità di accettare le delusioni e l’imprevedibilità e di parlare con se stessi è un processo di sviluppo molto lungo che la maggior parte dei bambini non ha fino a quando non è più grande”.

Questo non significa comprare loro una merenda, dice. Invece di sgridarli, però, mantenete la calma e riconoscete che è comprensibile essere arrabbiati quando non si ottiene qualcosa che si desidera. È provato che questo metodo pacifica il bambino. “Quando si assiste alla delusione con compassione e si è emotivamente tranquillizzanti, la risposta allo stress del cervello e del corpo del bambino si riduce“, spiega Delahooke.  “La presenza di un adulto cambia il modo in cui il corpo e il cervello del bambino rispondono allo stress. Riduce gli ormoni dello stress”.

Inoltre, aiuta il bambino a imparare a gestire le emozioni difficili. “Bisogna insegnare al bambino a regolarsi“, dice. “L’autoregolazione si costruisce attraverso relazioni di sicurezza e fiducia”.  E tutto questo può avvenire senza sgridare il bambino o cedere alle sue richieste, dice Delahooke: “Si può avere solidità, stabilire confini e limiti e allo stesso tempo fornire sicurezza emotiva”.

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