E’ vero che Starbucks è pronto a sbarcare in Italia? Secondo quanto scritto dal Corriere della Sera, sembra proprio di sì. La notizia, tra l’altro, è rimbalzata velocemente in rete, scatenando la gioia di molti affezionati dello storico locale americano. Ma vediamo il perchè.
Il colosso americano Starbucks deve la sua fortuna ad un mix di tecnologia e bevande allungate con diversi ingredienti. Alla base di queste, però, c’è solo il caffè. La domanda, quindi, sorge spontanea: c’è posto per un mix simile nella patria del caffè espresso?
Secondo molti sì. Proprio per questo l’apertura del primo locale Starbucks sta facendo molto scalpore. Dietro a questa operazione ci sarebbe Antonio Percassi. L’imprenditore (nonchè presidente dell’Atalanta) avrebbe già aggirato l’ostacolo con un altro noto brand.
Victoria’s Secret è sbarcata a Milano grazie all’intervento dell’imprenditore, ed oggi vanta due store monomarca situati in Corso Vercelli e Via Torino. Sarà lo stesso per Starbucks? Probabilmente sì, visto che la sua prossima apertura è stimata per l’inizio del 2016 (entro Natale dovrebbe arrivare la firma ufficiale). Ma chi è Antonio Percassi?
Originario di Clusone (Bergamo), l’imprenditore è stato calciatore del Cesena e dell’Atalanta, di cui oggi è anche Presidente. Non solo: è stato definito il guru dei centri commerciali, e la sua influenza con i brand americani è ormai cosa nota e risaputa.
Alla base dell’arrivo di Starbucks in Italia, e più precisamente a Milano, vi sarebbe un connubio importante tra tecnologia e bevande: il nuovo Starbucks verrà posizionato in centro città, dove si incontrano avvocati, imprenditori e professionisti che cercano un luogo appartato in cui chiacchierare, e dove vi sia un’ottima connessione wi-fi.
Insomma, a breve passeggeremo anche noi con bicchieroni extra large con frappuccini, caramel mocha oppure espressi macchiati, doppi e americani? La risposta, probabilmente, la avremo solo a partire dal prossimo 2016.