Secondo un report di Deloitte, più di 104 milioni di persone negli Stati Uniti, tra cui quasi il 70% di coloro che svolgono lavori d’ufficio, trascorrono più di sette ore al giorno guardando gli schermi.
Si tratta di un problema perché, di conseguenza, i sintomi del “tempo eccessivo davanti allo schermo”, ovvero più di sette ore al giorno, costano agli soli Stati Uniti 73 miliardi di dollari all’anno, secondo il dossier. La cifra è stata determinata analizzando i costi finanziari diretti sostenuti dai sistemi sanitari, l’effetto dei sintomi sulla produttività lavorativa e l’effetto percepito sul benessere dell’individuo.
L’onnipresenza degli schermi nella vita di tutti i giorni espone le persone a un rischio maggiore di soffrire di problemi agli occhi come l’affaticamento oculare digitale, che può causare sintomi quali dolore al collo e alla schiena, visione offuscata, mal di testa e secchezza oculare. Solo due ore di schermo al giorno possono indurre questi sintomi che, se non trattati, possono “portare a una diminuzione della produttività, esacerbare altre patologie oculari non diagnosticate e influenzare la qualità del sonno e la salute mentale di un individuo”.
Tuttavia, secondo il rapporto, gli effetti negativi di condizioni come quelle di cui sopra, così come i costi diretti per l’individuo, possono essere mitigati attraverso visite regolari da un oculista, l’uso di colliri e l’uso di occhiali adeguati. Lo studio ha poi rilevato che le persone con un’eccessiva esposizione allo schermo potrebbero risparmiare fino a 1.920 dollari a persona recandosi da un optometrista e gestendo i propri sintomi.
Per condurre questo studio è stato utilizzato un campione di 1.000 risposte a un sondaggio condotto su uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 64 anni in 50 Stati, oltre a una revisione dei dati e della letteratura esistenti.