La lunga scia di osservazioni e di valutazioni eterogenee sui recenti eventi sismici durerà ancora per molto tempo. E a contribuire alle discussioni su cosa si potrebbe fare per poter migliorare gli strumenti utili per poter fronteggiare i terremoti è l’Ania, il cui presidente Maria Bianca Farina, a margine dell’audizione alla Camera sulla legge di Bilancio, ha proposto una polizza antisismica “obbligatoria” che dia ampia copertura in caso di eventi eccezionali e consenta ai cittadini di “pagare tutti e poco”.
Secondo quanto poi proseguito con le sue dichiarazioni, la manovra, spiega Farina, “non può farsi carico di questa riforma” ma “va introdotto il tema”. Sempre secondo l’Ania, l’obbligatorietà di una polizza relativa agli eventi sismici sarebbe “necessaria”, perchè “gli italiani non hanno questa sensibilità” e se si assicurano in pochi “i costi sarebbero enormi”.
Invece, prosegue ancora l’Associazione, è questo il momento di “costruire un sistema in cui le conseguenze di terremoti e di altri eventi naturali siano ripartite in una partnership pubblico-privata”. Nel frattempo, ricorda ulteriormente Ania per voce della sua presidente Maria Bianca Farina, “fin da subito possano essere previste coperture assicurative per gli immobili ricostruiti e per quelli messi in sicurezza nell’ambito del Piano. Tali coperture potrebbero fruire delle agevolazioni fiscali previste”.
Ad ogni modo, come ben ricorderanno coloro che hanno una memoria un pò più lunga, non è certo questa la prima volta che il tema delle polizze assicurative obbligatorie contro i terremoti torna alla ribalta. Tuttavia, le ultime volte in cui furono avanzate queste proposte, non se ne fece nulla. Speriamo che, almeno in questa occasione, vi siano ulteriori e più convincenti basi di discussione per poter tornare a valutare in maniera oggettiva i pro e i contro di una simile posizione.