Il taglio al plasma nasce dalla saldatura tramite getto, ovvero una tecnologia realizzata tramite un sistema per cui si sfrutta un getto di plasma ad alto contenuto energetico per lavorare la superficie di varie tipologie di oggetti. Il fine è quello di effettuare trattamenti superficiali e/o per ottenere saldature. Il taglio al plasma è utilizzato anche per la lavorazione di recipienti in pressione e per la movimentazione terra.
Con l’avanzamento delle tecnologie del settore terziario, i macchinari con taglio al plasma hanno cominciato a dotarsi di una parete, collocata lungo il percorso del plasma caldo, che dirige il getto dentro una forma prestabilita. Il risultato è un getto molto sottile, stabile e deciso, capace addirittura di tagliare i metalli.
Ad oggi i macchinari per il taglio al plasma vengono utilizzati in molteplici contesti e vantano caratteristiche, sia tecniche che di design, di alto livello, come ad esempio il macchinario Hypertherm.
Come funziona un macchinario per il taglio al plasma
Il taglio al plasma avviene grazie a un gas soffiato ad altissima pressione attraverso una piccola bocchetta. All’interno di questo gas si instaura un arco elettrico tra un elettrodo e la superficie da lavorare, che trasforma il gas facendolo diventare plasma. Quest’ultimo trasmette un’alta temperatura al metallo, fino a portarlo alla temperatura di fusione. L’energia cinetica del gas rimuove il metallo fuso dalla zona dove è avvenuto il taglio.
Macchinari taglio al plasma: quando vengono usati?
Il plasma è il sistema di taglio perfetto per lamiere sia sottili che spesse. Vi è solo qualche eccezione per l’acciaio al carbonio, dove lo spessore massimo raggiungibile con il taglio è inferiore ai 35 mm. Le macchine da taglio al plasma creano un getto caldissimo e perfettamente direzionabile sulla linea di taglio, lavorando con margini di errore bassi sia fogli metallici curvati che superfici angolate.
Questi macchinari hanno prezzi abbastanza elevati, motivo per il quale sono indicati per un utilizzo professionale. Il taglio al plasma è molto utilizzato per l’eliminazione e il recupero di materiali metallici di scarto e rifiuti, come le scocche degli elettrodomestici, vantando anche fini ecologici.
Metodi di innesco e alimentazione dei macchinari per il taglio al plasma
Esistono diversi metodi di innesco per quanto riguarda il taglio al plasma, che variano a seconda dell’ambiente in cui l’unità deve essere usata e dalla modernità dello strumento. Le taglierine al plasma di un tempo, infatti, sfruttavano un circuito a elevata frequenza e tensione, mentre le taglierine al plasma che lavorano a contatto con apparecchiature elettroniche sensibili, sfruttano aria, acqua o gas.
Per quanto riguarda l’alimentazione, invece, avviene sovente tramite connessione monofase, cioè ricavata da quella trifase utilizzando un cavo di fase e il neutro. La tensione di consegna della corrente è quindi di 230 V, ovvero la tensione di funzionamento che riguarda le comuni apparecchiature elettriche domestiche.
Macchinari così delicati e utili a livello professionale devono essere sempre acquistati da aziende competenti, in modo da essere certi di avere uno strumento non solo efficiente, ma anche sicuro in termini di utilizzo.