Manca poco alla pubblicazione dei dati statuniteni sull’inflazione. Stando a quanto afferma la maggioranza degli analisti internazionali, il CPI ad agosto è previsto in rialzo di 0,3 per cento mese su mese dell’1,8 per cento anno su anno, con rischi verso l’alto sulla scia dell’aumento del prezzo della benzina, che è in parte dovuto alla chiusura delle raffinerie nella zona colpita dalla stagione degli uragani, e in particolar modo da Harvey (anche se in realtà in parte gli effetti si erano già verificati ben prima del disastro in Texas).