Dopo le dichiarazioni super accomodanti del numero 1 dell’Eurotower Mario Draghi, sul Forex è tempo di cambi piuttosto volatili, con l’euro / dollaro che è sceso fino a 1,0650. In particolare, a pesare sull’euro è ora il timore sulla situazione politica francese, in corso di deterioramento per quanto concerne alcuni dei principali schieramenti, e con il pericolo che possano insorgere sorprese elettorali che andranno a premiare le parti più populiste e antieuropeiste. Il diffondendosi di una certa avversione al rischio è coinciso con la richiesta maggiore di una domanda di valuta rifugio, un quadro che peraltro giustifica il deciso rialzo dello yen nel suo ruolo di asset difensivo. Il cambio dollaro/yen scende infatti sotto 112.
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BCE, un quadro complicato per “aiutare” l’euro
Appare complicato il quadro 2017 per la Banca centrale europea, che ha inserito il pilota automatico con un QE da 60 miliardi di euro al mese per tutto l’anno, ma potrebbe essere costretta a intervenire per influenzare positivamente i mercati. Se tuttavia non vi saranno shock di particolare entità, è molto probabile che nella prima parte dell’anno avvenga un consolidamento dell’euro intorno ai valori attuali, quale risultato di un approccio BCE ancora espansivo e di un andamento del dollaro che ne ha favorito la debolezza relativa.
Decisione BCE su quota Fininvest – Mediolanum
A seguito di un nuovo procedimento amministrativo istruito da Banca d’Italia, la Banca Centrale Europea ha appena comunicato la propria decisione di opporsi alla detenzione di una “partecipazione qualificata” di Fininvest in Banca Mediolanum.