La sigaretta elettronica, o e-cig, è diventata una valida alternativa alla classica sigaretta, alla pipa o ai sigari. Si tratta di un dispositivo con batterie che ha un livello di nicotina variabile in base alle proprie esigenze.
Le sigarette elettroniche possono avere varie forme, ma la composizione di base non varia: esse, infatti, sono composte da una cartuccia, un nebulizzatore, un microchip e una batteria ricaricabile. La cartuccia è un piccolo bicchiere di plastica che contiene al suo interno un materiale inumidito con glicole propilenico aromatizzato da una soluzione di nicotina liquida. Quest’ultima può avere 4 livelli di dose: alta, media, bassa o nulla.
La soluzione di nicotina, poi, può avere una serie di gusti differenti: da quelli classici (tipici delle sigarette, per intenderci) a quelli più particolari (aromi quali fragola, vaniglia, menta o caffè).
Ma come funziona una sigaretta elettronica? Il meccanismo è molto semplice: il suo corpo è costituito da una struttura composta da diversi elementi. Al suo interno è presente un atomizzatore che serve per vaporizzare il liquido nel bocchino, in modo che possa essere inalato.
La nascita della sigaretta elettronica ha un obiettivo molto semplice: far smettere di fumare senza gravi conseguenze per la salute. Questo nuovo sistema funziona proprio perchè riproduce, sia nelle movenze che nel gusto, la classica sigaretta.
Tuttavia, non vi sono particolari controindicazioni, in quanto la sigaretta elettronica non ingiallisce i denti, e non è dannosa per la salute proprio perchè il livello di nicotina può variare in base alle proprie esigenze. Di sicuro, si è presentata come una valida alternativa alla classica sigaretta, e permette di smettere senza grosse rinunce.
Tuttavia, la comparsa delle sigarette elettroniche ha comportato anche una guerra combattuta a colpi di nuove leggi: se, inizialmente, era stata vietata nei luoghi pubblici, ad oggi è stata rivalutata ed accettata.