Stando a quanto afferma la National Retail Federation, quest’anno lo shopping natalizio dovrebbe raggiungere livelli di spesa record. Tuttavia, è anche bene rammentare che quando i consumatori aprono i loro portafogli, potrebbero anche rendersi vulnerabili a potenziali frodi, in particolare quando fanno acquisti all’ultimo minuto.
A sostenerlo è Paul Fabara, Chief Risk Officer di Visa, secondo cui la procrastinazione è una delle chiavi del successo per i truffatori, perché partono dal presupposto che si ceda a quell’offerta dell’ultimo minuto che garantisce la consegna del prodotto entro 24 ore, o addirittura il giorno stesso, a un prezzo scontato.
La prima delusione potrebbe essere quella di non ricevere ciò che si è ordinato. Ma questa potrebbe essere solo la prima parte di un “doppio colpo”, secondo Fabara, perché la seconda parte è quella di usare la propria carta per fare tutta una serie di transazioni che non hanno nulla a che fare con il consumatore.
Ora, se siete stati truffati, il primo passo è contattare il vostro istituto finanziario per informarlo che il vostro conto è stato compromesso. Un’organizzazione affidabile dovrebbe essere in grado di monitorare le transazioni sul vostro conto alla ricerca di attività sospette e farvi sapere quali sono i passi successivi da compiere.
Inoltre, in questa stagione, i nuovi rischi legati all’intelligenza artificiale dovrebbero mettere in allerta i consumatori. Questa tecnologia può facilmente impersonare le vostre sembianze. Quindi, se si utilizzano password vocali per i propri account, queste potrebbero essere compromesse.
Per limitare questo rischio, i consumatori dovrebbero utilizzare l’autenticazione multifattoriale, un processo che richiede ulteriori passaggi oltre alla password, come la verifica di un codice inviato via e-mail o testo, la risposta a una domanda segreta o la scansione dell’impronta digitale.
I consumatori dovrebbero anche stare attenti ad altri modi in cui potrebbero essere compromessi:
- Skimming digitale, in cui vengono rubate informazioni sulle carte di credito o di pagamento dai negozi online.
- Phishing e social engineering, in cui l’intelligenza artificiale rende difficile per i consumatori individuare i falsi o utilizza tattiche come siti web falsi o pubblicità dannose.
- Schemi di skimming di bancomat o punti vendita che rubano numeri di identificazione personale o altri dati.
- Schemi di aggiramento del codice di accesso una tantum che inviano false richieste per cercare di accedere ai conti dei consumatori.
- Furti fisici in negozi, centri commerciali e parcheggi.