L’Unione Europea vorrebbe eliminare la data di scadenza sui prodotti commestibili. E questo per evitare che si sprechi cibo più del dovuto. Insomma, vedremo sparire dalle confezioni la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro…”? Non resta che attendere.
Di sicuro c’è che questa dicitura su prodotti, quali pasta, riso, tè o caffè, secondo alcune recenti statistiche provocherebbe un aumento degli alimenti sprecati nell’Unione Europea. Per questa ragione si vorrebbe evitare questa situazione. Ma sarà fattibile? E, soprattutto, è una cosa lecita?
Questa famosa dicitura viene solitamente applicata sui prodotti secchi, o a lunga conservazione. L’Ue ammette che tali prodotti si potrebbero consumare ugualmente, visto che oltre la data “incriminata” il problema riguarda la perdita di proprietà nutritive. In realtà, secondo alcuni esperti, la situazione sarebbe leggermente diversa. E questo interesserebbe alcuni prodotti in particolare.
La pasta e il riso, ad esempio, rischiano un’alterazione in base a dove si conservano: l’umidità e il calore, infatti, provocano muffe inodori ed invisibili. Queste possono produrre sostanze tossiche e cancerogene. Per questo motivo, è consigliato tenere sia la pasta che il riso in un luogo asciutto e lontano dalla luce. In caso di grumi o farfalline, è bene buttare l’intera confezione.
Per quanto riguarda il tè o il caffè, è importante ricordare che se vengono conservati oltre i 18 mesi perdono i loro principi attivi, e il loro gusto viene di conseguenza alterato. Nel tè, poi, possono formarsi muffe ed è importante tenerli al riparo dal sole e dall’aria.
Infine, parliamo dei formaggi stagionati: proprio a causa del loro alto contenuto di acqua, si tratta di prodotti attaccabili da muffe e da microrganismi. I tempi di conservazione, quindi, dipendono sia dalla stagionatura che dal rispetto delle norma igieniche di base.
Tieni conto che, all’anno, sono stati calcolati ben 89 milioni di tonnellate di cibo buttato nella spazzatura: per evitare questo inutile spreco basta veramente poco. Gli esperti, poi, consigliano di evitare di fare scorte per mesi e mesi: meglio acquistare ciò che serve in tempi brevi, ed evitare di accumulare cibi nella dispensa.