Secondo quanto afferma l’ultimo rapporto Osmed dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, presentato a Roma qualche giorno fa, in Italia la spesa farmaceutica continua a crescere. E in attesa dell’approdo sul mercato italiano dei nuovi farmaci ultra costosi, che potrebbero richiedere circa 10 miliardi di euro in più alle casse dello Stato nei prossimi 5 anni, è tempo di fare un bilancio per il 2015.
Un anno, il 2015, che per le medicine ha generato un costo di 28,9 miliardi di euro, ovvero l’8,6 per cento in più di quanto riscontrato nel 2014, fortemente influenzato da 1,7 miliardi di euro necessari per poter acquistare le nuove molecole per l’Epatite C.
In media, lo scorso anno ogni italiano ha consumato circa 1,8 dosi di farmaci al giorno, se si considerano sia quelli che sono stati somministrati negli ospedali, che quelli che sono acquistati in farmacia. Circa i tre quarti della spesa è stata a carico dello Stato, mentre quella che è stata pagata effettivamente dai cittadini è ammontata a 8,3 miliardi di euro. Una spesa legata alla necessità di acquistare i farmaci di fascia A o di fascia C, o quelli di libera vendita.
Infine, il report sottolinea come dalle farmacie siano uscite 1,9 miliardi di confezioni, ovvero lo 0,1 per cento in più rispetto al 2014. I farmaci più prescritti sono quelli per il sistema cardiovascolare, seguiti da quelli per l’apparato gastrointestinale e per il metabolismo, e ancora da quelli del sangue e da quelli del sistema nervoso centrale. A costare più di tutti? Sono gli antimicrobici.